ROBERTA RUSSO – REMARE, CHI L’AVREBBE MAI DETTO…
Da molti anni non praticavo sport. Non che fossi stata mai una grande sportiva. Così quando iniziai il canottaggio a 50 anni, ero senza muscoli e senza fiato. I miei amici Carlo e Paola (oggi Presidente dell’A.S.D. Canottieri Mondello e moglie) mi invitarono al corso di canottaggio organizzato dalla società Lauria ed io balbettai: “ma io non posso, ho mal di schiena e sono allergica”. Andai ugualmente al primo allenamento presentandomi al coach pioniere, Marco Costa, come persona inadatta allo sport in generale. Fin da allora lui mi ha sempre incoraggiata e stimolata a riprendere gradualmente il percorso sportivo e dalla palestra sono approdata alla barca di canottaggio.
Le prime volte che vogavo in barca, dopo poche palate mi fermavo per respirare. Ma l’allenatore non mi ha mai mollato. Nel frattempo miglioravo rinforzando i muscoli e potenziando il fiato. Iniziammo il corso in sei, tre coppie di amici, ironizzando sui nostri errori. Il clima era disteso e poco competitivo. Ma non poteva durare per sempre; infatti un giorno l’allenatore mi chiese di partecipare alle gare. Io? che non avevo mai partecipato ad una competizione sportiva in vita mia. No, impossibile. Invece partecipai e tuttora partecipo, consapevole dei miei limiti, alle gare regionali o nazionali di Endurance (6 km consecutivi di percorso) e di beach sprint (500 m veloci).
Da allora tanto è cambiato, sono socia della Canottieri Mondello (chi l’avrebbe mai detto!), gli iscritti si sono moltiplicati e il gruppo di allenatori è cresciuto considerevolmente, incrementando l’offerta formativa. Usciamo dal Charleston a Mondello, spesso con mare caraibico, in gruppi di 20 corsisti per volta e con le barche ci dirigiamo verso Capo Gallo vivendo le meraviglie che il nostro mare e le coste palermitane ci offrono. Le barche di canottaggio costiero sono molto pesanti per cui prima di uscire a mare fai una gran fatica a scenderle dalla battigia dove stazionano, ma quando ti avvii e senti soltanto il rumore dei remi che fendono l’acqua nel silenzio assoluto e con paesaggi spettacolari dimentichi ogni fatica, esci dalla routine quotidiana e pensi solo a remare.
Cosa dire di più, che sono grata ai miei amici che mi hanno invitata, agli allenatori (Marco Costa, Daniele Navarra, Luca Moncada, Elena Armeli e Riccardo Leo) che mi hanno stimolata, al grande gruppo di canottieri che negli anni mi ha regalato un sorriso, un abbraccio una battuta e mi ha riempito il cuore, e infine a questo sport che mi ha aiutata a vincere le mie paure.